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Usi, Consigli e manutenzione sul Box Doccia

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1) COME PULIRE IL BOX DOCCIA: CONSIGLI PRATICI PER UNA DOCCIA SEMPRE AL TOP!

Il box doccia di design, al giorno d’oggi sta diventando l’elemento principale del bagno e si fa più attenzione ai profili, allo spessore del vetro e alla linea sempre più minimale.

L’attenzione che mettiamo nella scelta di questo componente dell’arredobagno dobbiamo prestarla anche alla cura del box doccia stesso per mantenerlo nel suo stato ottimaleper evitare che si creino situazioni anti igieniche come muffe, impurità e calcare.

Arriviamo ora alla domanda cruciale: “come pulire il box doccia?”

Non sempre abbiamo voglia di metterci a pulire dopo aver fatto una bella doccia rilassante, ma per mantenere al meglio il vostro box doccia di design, vi sveliamoalcune accortezze da seguire per eliminare le macchie e prevenire la formazione del calcare.

Ecco i suggerimenti su come pulire il box doccia:

Le gocce d’acqua lasciano residui che rendono il vetro interamente opaco, e nel tempo sarà sempre più difficile lucidarlo.

Il primo consiglio che vi diamo per avere un box pulito è quello di asciugarlosubito dopo l’utilizzo, in maniera tale che gli eventuali schizzi di sapone e shampoo vengano rimossi dal getto caldo dell’acqua; armatevi quindi di un panno in microfibra ben asciutto da passare sulla superficie o di una spazzola tergivetro che eviterà il formarsi di macchioline d’acqua.

Con cosa pulire il box doccia dal calcare?

Il secondo consiglio che vi diamo è per sconfiggere il principale nemico della trasparenza del vetro della vostra doccia: il calcare. Per avere una minore formazione di calcare, come già anticipato prima, è quella di asciugare sempre il vetro.

Gli ingredienti più semplici e naturali per pulire il box doccia dal calcare sono:

l’aceto, noto per le sue proprietà disincrostanti e igienizzanti, viene considerato un vero e proprio alleato naturale contro i depositi di calcare, è utile su tutte le superfici e si rivela particolarmente efficace nella pulizia della doccia; il bicarbonato di sodio,invece viene utilizzato per la sua efficacia sbiancante.

Nel caso il cui ci sia una presenza di calcare ostinato, vi consigliamo un metodo su come pulire box doccia incrostato sempre in modo naturale.

Sarà sufficiente realizzare una specie di pasta formata da qualche cucchiaio di bicarbonato con l’aceto, cospargere il composto ottenuto in un panno morbido antigraffio e strofinarlo sulla superficie da pulire. Prestate attenzione però, non serve mettete troppa forza nello sfregamento, perché il bicarbonato potrebbe risultare leggermente abrasivo; lasciate agire il composto e risciacquate con acqua tiepida.

Una volta finito il processo, per asciugare al meglio il vetro, è bene utilizzare un panno in microfibra per avere un effetto super lucido.

Altre delle domande frequenti che ci vengono fatte sono: “come pulire il box doccia in cristallo?” o “come pulire il box doccia in plastica?”

In questo caso cogliamo l’occasione per darvi una risposta unica: in entrambi i casi, quindi sia che abbiate pareti in vetro (erroneamente detto cristallo) sia che abbiate pareti in plastica, non c’è nessuna differenza per il metodo di pulizia da utilizzare.

Sarà sufficiente prendere uno spruzzino e versare al suo interno due parti di aceto di vino bianco e una parte di acqua tiepida; una volta ottenuto il liquido, spruzzatelo sulle pareti del box doccia e strofinate con una spugna delicata. Una volta finito il processo, risciacquate le pareti con acqua tiepida e passate il tergivetro per togliere le goccioline d’acqua rimanenti.

4) BOX DOCCIA QUALE SCEGLIERE

Nella scelta del box doccia, ci sono molti fattori da tenere in considerazione:

il fattore più evidente è quello della funzionalità; gli spazi del vostro bagno devono essere sfruttati al meglio, senza rischiare di rompere l’equilibrio che si viene a creare con gli altri elementi d’arredo.

Dato che il box doccia viene utilizzato molto e che il momento del fare la doccia è un piacere, anche l’efficienza dei meccanismie delle guarnizioni sono dei fattori da tenere in considerazione.

Un altro fattore che impatta nella scelta del box doccia è sicuramente quello estetico, dove l’istinto fa da padrone, lasciandoci catturare dai dettagli, dai materiali e dai vetri.

Elencati un po’ di fattori da tenere in conto per la vostra scelta, ora passiamo proprio alla domanda cruciale: box doccia quale scegliere?

Megius in questo vi può aiutare presentandovi alcuni modelli che possono essere adatti ad ogni tipo di esigenza:

ZEN è contraddistinto da caratteristiche tecniche rivoluzionarie, dove vige l’imperativo “less is more”.

L’estetica è di sicuro impatto: il box presenta il vetro è di 6mm, un profilo superiore di scorrimento alto 17 mm, ed è presente sia nelle versioni battenti sia in quelle scorrevoli, versioni queste ultime, che funzionano grazie ai cuscinetti himec, rivelatisi molto efficienti, rendendo i prodotti unici nel loro genere e dal forte appeal emozionale.

Date le sue caratteristiche innovative di profili minimal, dell’anta scorrevole sganciabile, una linea essenziale, unica ed elegante, Zen si rivolge a quel pubblico amante del design minimale.

ZEN XLnasce dall’esigenza di voler aumentare le prestazioni, tenendo una linea di design minimal e pulita; si presenta con una chiusura facilitata data dal sistema softclosing, che migliora la scorrevolezza dell’anta e il comfort in movimento e per agevolare la pulizia del box doccia è presente lo sgancio anta.

Grazie alla presenza dello spessore di 22 mm, l’altezza di 200 cm ed un vetro disponibile sia in 6 mm che in 8 mm, è stato pensato appunto per quella parte di mercato più affezionata agli 8 mm.

PRISMA 1.0 e 2.0sono box doccia nei quali esiste un equilibrio non scritto tra alluminio e vetro, dove la cabina doccia si trasforma in un “mobile doccia”; è una soluzione elegante ed estetica nel suo minimalismo, con profilo a muro di 25 mm con linee pulite e prismatiche.

Lo spessore del vetro è sia da 6 che in 8 mm; le caratteristiche di questi “mobili doccia” sono dati da: le maniglie in vetro con interasse di 32 cm con uno spessore di 6 mm interno/esterno, una mensola di sostegno in vetro con un design squadrato di 6 mm e le cerniere variano in base alla serie di box doccia, infatti in Prisma 1.0 è presente la cerniera attaccata al profilo mentre in Prisma 2.0 la cerniera collega i due vetri.

SOLODOCCIAfa parte di quella schiera di prodotti che sono eterni, in quanto propongono un insieme di soluzioni di box doccia ad una, due o tre lastre di vetro, in nicchia, in angolo o a tre lati, offrendo una copertura totale delle esigenze dei committenti.

Nel 2017 è stata creata la sua estensione Solodoccia Evo, con un’altezza standard di 210 cm, misura d’avanguardia nel panorama della cabina doccia.Le soluzioni tra cui potete scegliere sono:

Solodoccia scorrevole,in questo box lo scorrimento interno al binario consente di non avere la presenza di elementi invasivi alla vista sia dall’esterno che dall’interno del box doccia.

Solodoccia battenti, in questa soluzione è presenteun braccetto a sezione rotonda che si inserisce nella lastra di vetro forandola, ed è questa a determinare la struttura del box; il sistema di rotazione è parte componente del braccetto, per una soluzione unica nel suo genere.

Separè Solodoccia, si frappone come elemento d’arredo o divisorio tra la camera da letto e il bagno, creando uno spazio moderno e all’avanguardia.

Il box doccia diventa quindi un elemento d’arredo che dona eleganza e stile alla casa.

7) COME MONTARE BOX DOCCIA

Uno dei problemi dopo l’acquisto del box doccia, rimane su come montarlo.

Noi vi consigliamo di rivolgervi al personale addetto alla posa e all’installazione ma se proprio siete maniaci del “fai da te”, vi diamo qualche dritta per montare al meglio il vostro box doccia.

Partiamo dai requisiti da seguire in fase di progettazione:

Le pareti doccia devono essere montate su elementi in muratura piastrellati o su pareti con caratteristiche di resistenza meccanica per le quali sono state collaudate. Devono essere evitati i materiali teneri, per la loro ridotta resistenza meccanica e devono essere evitati anche i materiali porosi per le problematiche di infiltrazione.

Inoltre, le pareti doccia devono essere previste in una posizione tale che, all’apertura della parete (che sia rivolta verso l’interno o l’esterno) si eviti il contatto con oggetti duri di arredo del bagno (lavandino, bidet, sanitario, rubinetteria ecc.).

Per quanto riguarda il piatto doccia, conforme alla UNI EN 14527, deve essere installato in bolla ed essere idoneo a evitare l’accumulo dell’acqua. La larghezza del bordo, quando presente, deve essere tale da offrire una barriera sufficiente per impedire la fuoriuscita di gocce di rimbalzo, evitando allo stesso tempo l’accumulo di acqua sul bordo e sulla superficie del piatto doccia.

La zona di installazione della parete doccia, dovrebbe essere liscia e planare per garantire l’opportuna tenuta all’acqua. In corrispondenza a particolari rivestimenti in pietra naturale o di quelli con profilo in rilievo (non lisci) o di quelli in mosaico, è necessario prestare attenzione alla planarità in fase di installazione.

La posa delle pareti doccia deve essere eseguita seguendo le istruzioni del fabbricante; l’installatore deve verificare che, durante la fase di montaggio, non vengano danneggiate le proprietà del cliente come i profili metallici che sono sensibili a sostanze come la calce, e devono essere opportunamente protetti durante la fase di montaggio.

Tutte le sigillature devono garantire la tenuta, la resistenza alle infiltrazioni e la durabilità necessaria per la funzionalità della cabina.

Dopo avervi dato le informazioni base passiamo a come montare box doccia, tenete ben presente però cheogni kit box doccia viene venduto con lemodalità di montaggio specifiche relative al modello che avete acquistato.

La cosa primaria da fare è pulire con attenzione l’area interessata dal montaggio del box doccia, per eliminare eventuali residui di sporco e far asciugare tutto al meglio, in modo da essere certi che la posa del silicone che andrete a mettere abbiaun’ottima tenuta.

Si inizia il lavoro vero e proprio appoggiando i profili del box doccia alle pareti e, con l’ausilio di una bolla e un pennarello, realizzate dei piccoli punti sia sul muro che sul piatto doccia in prossimità di tutti i fori presenti.

Con il trapano, effettuate i fori sui segni rilevati e procedete con molta attenzione per evitare l’origine di crepe sulla superficie piastrellata e sul piatto doccia. Una volta realizzati i fori, inserite i tasselli di cui le viti sono munite e procedete con il fissaggio dei profili.

Unificate iprofili verticali con quelli orizzontali adoperando i connettori in dotazione e posizionate il tutto; quando avrete fatto combaciare tutti i fori sui profili con quelli sulle pareti e sul piatto doccia, fissate il tutto con le viti servendovi di un cacciavite.

Se le istruzioni di montaggio che avete non vi avevano già fatto inserire le pareti mobili prima del fissaggio a parete è giunto il momento di inserirle, facendole scorrere negli appositi binari presenti sui profili.

Chiudete gli angoli del box doccia presenti con i pezzi ad L forniti in dotazione al box, per dare maggiore stabilità al box. Arrivati a questo punto vu basterà sigillare il telaio alle pareti ed al piatto doccia servendovi del silicone, in modo che l’acqua non si infiltri formando fastidiose muffe. Dopo il dovuto tempo di posa e l’essicazione del silicone, il box doccia è pronto!

2) COME ELIMINARE LA MUFFA DAL BOX DOCCIA

La muffa è uno dei problemi più diffusi e fastidiosi che si possono verificare nella stanza da bagno.

La causa principale della formazione delle muffe che si formano negli angoli ma anche sulle piastrelle e su parte dell’arredo è certamente l’umidità; per combattere in modo efficace la muffa e prevenirne la comparsa, è quindi necessaria un’accurata e frequente opera di pulizia.

Quando entriamo nel box doccia è consigliato chiudere completamente la porta in modo da evitare il più possibile la fuoriuscita di acqua sul pavimento e limitando così l’umidità nella stanza; una volta finita la doccia è consigliato asciugare il box doccia e l’ambiente bagno, nel caso in cui ci fosse dello spargimento di acqua. La pulizia della doccia stessa, quindi, è un’operazione importantissima nella prevenzione della muffa.

Come eliminare la muffa dal box docciasenza rovinarlo?

I posti più frequenti, all’interno del box doccia, dove trovare la formazione della muffa sono la guarnizione del box doccia, gli angoli e le varie fessure delle piastrelle nei quali i funghi si annidano e sono difficili da eliminare.

Per riuscire a eliminare la muffa dal box docciaè utile munirsi di uno spazzolino per toglierne ogni traccia, specialmente dalle fessure tra una mattonella e l’altra. Per quanto riguarda i prodotti da utilizzare, si possono scegliere due strade: una è quella di scegliere dei prodotti specifici antimuffa o i semplici detergenti per la casa diluiti nell’acqua, l’altra strada invece è quella di scegliere la soluzione più “green” attraverso l’uso di rimedi fatti in casa, come il bicarbonato sciolto nell’acqua che va disperso direttamente sulla spugna e quindi strofinato sulle superfici intaccate dalla muffa.

3) COME SIGILLARE UN BOX DOCCIA

Nei precedenti articoli abbiamo trattato gli argomenti su quali box doccia scegliere, su come pulirli e come evitare la muffa…ma ora veniamo alla parte più pratica, ovvero parliamo di come sigillare un box doccia.

Partendo dall’assunto che tutte le sigillature devono garantire la tenuta, la resistenza alle infiltrazioni e la durabilità nel tempo per la funzionalità della cabina, proviamo a delineare delle semplici linee guida per chiarire su come vanno sigillati i box doccia.

Ilsiliconeè un materiale che viene molto utilizzato nel settore dell’edilizia grazie alle sue proprietà leganti e sigillanti e proprio per questo motivo può essere adoperato per vari scopi.

La prima cosa da fare prima di applicare il silicone è quella di pulire, sgrassare e asciugare bene tutte le superfici per garantire la totale adesione.

Il silicone si applica con cura e attenzione all’esterno del box doccia e non all’interno; una volta steso il silicone per la larghezza della sigillatura, tra parete doccia e pareti o sanitari o pavimento, deve essere tale da soddisfare il requisito di tenuta ed essere esteticamente accettabile; si consiglia inoltre di rispettare i tempi di essicazione del prodotto sigillante, attenendosi alle istruzioni della fabbrica delle pareti doccia.

In commercio esistono diversi tipi di silicone, ma quello più adatto per i lavori domestici è un silicone neutrooppure quello acetico, che ha una maggiore resistenza agli agenti atmosferici e questa caratteristica lo rende più prestante per essere utilizzato in zone strettamente a contatto con l’acqua.

5) BOX DOCCIA QUALI I MIGLIORI

Il mondo del box doccia è ampio e variegato, ci sono soluzioni di box doccia di ogni tipo e per tutti i gusti; forse è proprio per questo che al momento della scelta della cabina doccia da mettere nel nostro bagno ci poniamo un sacco di domande su quale sia il migliore, sul materiale del vetro, sulle finiture ecc.

Attraverso questo testo speriamo di aiutarvi nella scelta del box doccia che fa a caso vostro.

Il criterio per valutare box doccia quali i migliorisono diversi:

per prima cosa vi consigliamo sempre di scegliere un cristallo temperato al posto del cristallo semplice, e Megius vi propone Tecnovetro, cioè un vetro temperato che, con uno spessore della membrana di 100 micron, in caso di rottura, rimane in sede, frammentandosi in piccole particelle non taglienti, in modo da limitare qualsiasi danno all’ambiente e alle persone.

Secondo la norma UNI EN14428 infatti, i vetri dei box doccia devono essere temperati, quindi con standard definiti di frammentazione in caso di rottura e di prestazioni.

In secondo luogo, dato che il vetro ha una superficie porosa e irregolare che nel tempo favorisce il deposito di residui di calcare e sporcizia, Megius offre il trattamento Protective Glass.

Questo particolare trattamento, viene applicato da personale qualificato e consente di chiudere queste irregolarità, grazie ad una nanotecnologia, conferendo alle pareti di vetro della cabina doccia la proprietà anti-presa dell’acqua, facendo risultare così la lastra di vetro trasparente.

Un terzo fattore da tenere in considerazione è dato dallo spessoredel vetro: in questi ultimi anni si sta prediligendo uno spessore medio di 6/8 millimetri per garantire una maggiore durevolezza e bellezza. Megius propone vari prodotti con vetri sia da 6 che 8 millimetri e degli esempi sono Zen, Zen XL, Prisma 1.0 e Prisma 2.0.

Un quarto fattore può essere legato invece al lato esteticocon la scelta della finitura del vetro, in questo caso il gusto personale ne fa da padrone. Megius in base al modello che voi scegliete, potrà proporvi diversi tipi di finiture come: Trasparente, Extra Chiaro, Fumè, Opaline, Cincillà, Orange, Vetro riflettente, Vetro a Specchio e i vari tipi di serigrafie.

Questi sono i criteri base da tenere in considerazione per l’acquisto di un buon box doccia, in grado di soddisfare le vostre richieste e le vostre esigenze.

6) QUALE BOX DOCCIA ACQUISTARE

La domanda su “quale box doccia acquistare” interessa tutti prima o poi nella vita, e nel corso degli anni le mode, il design e le tendenze sono cambiate come anche la richiesta di un acquirente sempre più esigente e attento.

Prima si prendevano le docce in base all’ingombro senza pensare troppo all’estetica, infatti si sceglievano modelli di box doccia semicircolari perché si pensava che occupassero meno spazio rispetto ad un box quadrato o rettangolare, non tenendo conto del fattore confort che veniva sacrificato, prediligendo misure 70×70 o 80×80.

Ora lo spettro visivo nel mondo della doccia è cambiato, prediligendo cabine doccia dalle misure più grandi come 90×90 o 120×80, per non parlare del gusto stilistico che si sta facendo largo con profili sempre più minimal e vetri con misure tra i 6 e gli 8 mm; il vetro diventa così l’elemento fondamentale e dominante dell’ambiente bagno.

In Megius, cavalcando l’onda di questa filosofia, siamo riusciti a creare modelli che accontentino e vadano in contro alle richieste del mercato e ai gusti degli acquirenti, e adesso tentiamo di dare una risposta alla vostra domanda: quale box doccia acquistare?

Per gli amanti del vetro in tutta la sua purezza, possiamo consigliarvi:

LUX, è una dellenovità del 2019, un separé ad angoloin vetro e acciaio con profilo a muro, che delinea un tocco di stile e raffinatezza all’interno dell’unità abitativa o nel mondo dell’hotellerie.

Dotato di una guarnizione fermavetro e incassabile a muro per soluzioni che lo richiedono è pensato anche per dare la possibilità di nascondere gli elementi strutturali.

Il braccetto di sostegno, sempre in acciaio, si inserisce all’interno della lastra di vetro forandola; la sua particolarità è quella di essere regolabile e tagliabile in loco, adattandosi al meglio per ogni tipo di situazione richiesta dall’acquirente.

Se siete quindi alla ricerca di un separé doccia elegante, che esalti il vetro e mantenga un design minimale, Lux il separé Luxuosissimo, fa al caso vostro.

ICONA, L’intreccio di due lastre di vetro crea una soluzione doccia inedita e innovativa.

Questa proposta avanguardistica, ha incontrato e incontra tutt’ora il gusto degli amanti della bellezza più semplice; elegante e pura nella sua essenzialità, geniale ed estetica nel suo minimalismo, Icona incontra il gusto di chi adora circondarsi di oggetti simbolo.

Megius con Icona, protetta da brevetto tecnico per invenzione industriale n. 0001419167, celebra così il trionfo del vetro che contamina tutta l’area bagno: attraverso le lastre di vetro (8mm), appositamente tagliate per formare una speciale combinazione di asole, si intrecciano e si fissano “perfettamente” fra loro, dando forma all’espressione di “incastro perfetto” nello shower design.

Per gli amanti invece di linee minimali e di uno stile pulito, consigliamo:

PRISMA 1.0 e 2.0, Il concetto del box doccia classico, dove esiste un equilibrio non scritto tra alluminio e vetro, viene reinterpretato con la serie Prisma 1.0, evolvendo così da cabina doccia a “mobile doccia”, dove tutti gli elementi costitutivi si tramutano in un tutt’uno armonico di vetro.

Il nome Prisma trae ispirazione dalle forme geometriche, dove tutte le conformazioni interne ed esterne della cabina doccia, sono riconducibili a solidi irregolari e squadrati; ciò che contraddistingue questa serie è la possibilità di essere realizzata con lo spessore del vetro sia da 6 che in 8 millimetri.

Le caratteristiche peculiari di questo “mobile doccia” sono dati da:

le maniglie in vetro con interasse di 32 centimetri, con uno spessore di 6 millimetri interno/esterno dove vengono smaterializzati i classici elementi in metallo, una mensola di sostegno in vetro con un design squadrato di spessore 6 millimetri e la cerniera è inserita al profilo.

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